
Gli automobilisti per poter utilizzare i propri veicoli, non devono solo essere in possesso delle capacità di guida, certificate dalla legge tramite il conseguimento della patente di guida necessaria, cioè la patente B.
Hanno anche obblighi di legge da rispettare, come il cambio degli pneumatici in base al periodo d’anno.
Inoltre, sempre per questioni inerenti le gomme delle loro automobili, hanno necessariamente bisogno di conoscere informazioni essenziali, come le misure che servono a scegliere ed acquistare gli pneumatici giusti per la loro automobile.
Tra le tante informazioni che bisogna conoscere per gestire al meglio la propria autovettura, è anche saper tante altre informazioni sulle caratteristiche degli pneumatici, come prestazioni, durata, sicurezza.
Proprio sulla durata delle gomme, c’è da dire una cosa: tutte le cose hanno una loro età, e gli pneumatici di un’auto non fanno eccezione.
Parliamo dell’età delle gomme per automobili: c’è un modo per sapere quanti anni ha una gomma, e questa informazione è molto utile, anzi essenziale soprattutto sul piano della sicurezza alla guida. L’uso di pneumatici troppo vecchi può essere pericoloso per conducenti e passeggeri. Ma come posso sapere l’età del pneumatico? Perché è importante?
I produttori di pneumatici hanno scelto di indicare la data e il luogo di produzione tramite un’abbreviazione visualizzata sul lato di ogni pneumatico: il codice DOT (Department of Transportation).
Questo è un codice abbastanza dettagliato, composto da tre gruppi alfanumerici.
Ad esempio, nel codice DOT B94W RTZP 1815, troviamo:
- B94W indica il produttore del pneumatico (B9), la misura del pneumatico è 4W;
- RTZP è il codice opzionale del produttore;
- 1815 rappresenta la data di produzione dello pneumatico, in questo caso la 18a settimana del 2015
Fai attenzione: il codice che costituisce l’ultima parte del DOT è solitamente composto da 4 cifre. Se ti imbatti in uno pneumatico con solo 3 ultime cifre, significa che è un esemplare vecchio e pericoloso da usare su strada.
Si tratta di pneumatici risalenti ad un periodo precedenti al 2000.
Le gomme hanno una scadenza?
Nella legge italiana non ci sono requisiti specifici per l’età della gomma. La loro efficacia dipende dalle caratteristiche del prodotto e da molti altri fattori, quali:
- le condizioni di utilizzo in relazione allo stile di guida del conducente
- come e dove vengono stoccati i pneumatici quando non utilizzati; i fenomeni climatici e atmosferici a cui sono sottoposti.
Anche gli pneumatici di pochi anni di vita rischiano di diventare inutilizzabili se non conservati in buone condizioni. Tuttavia, qualcuno ha cercato di fornire una data di scadenza. Infatti, l’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici (ETRTO) ha stabilito che uno pneumatico può essere considerato nuovo per 3 anni dopo la produzione.
Perché bisogna conoscere l’età degli pneumatici?
Le normative autostradali impongono che gli pneumatici installati sui veicoli in circolazione debbano essere perfettamente funzionanti. Se guidi con pneumatici in cattive condizioni, sarai soggetto a multe e sanzioni, come:
- 338,00 Euro di multa
- Due punti in meno sulla patente di guida.
Differenza tra pneumatici simmetrici e asimmetrici
Quando si parla di pneumatici simmetrici si fa riferimento a delle gomme che presentano, su tutta la superficie, gli stessi tasselli, oltre a disegni e scolpiture dello stesso tipo. Le gomme simmetriche sono quelle più diffuse, tanto da essere presenti in gran parte dei veicoli circolanti. Sono solamente le vetture ad alte prestazioni a richiedere altre tipologie di pneumatici.
Uno dei vantaggi è dato dalla possibilità di ruotarli secondo diverse modalità. Questo permette di allungare in modo evidente la durata nel tempo degli stessi pneumatici, contribuendo anche ad una loro maggiore versatilità.
Gli pneumatici direzionali si distinguono per la presenza, nella parte laterale, di una freccia, che ne indica il verso di rotazione. Nel caso in cui questa non sia stata riportata, questo significa semplicemente che non si deve tenere conto di un verso particolare, funzionando in modo ottimale in entrambi i casi.
Tale “design direzionale” ha la sua principale giustificazione nella trazione sul bagnato; deve essere sottolineato che negli ultimi anni tale design è stato impiegato anche negli pneumatici invernali, contribuendo a migliorarne notevolmente la trazione su strade innevate. Quando sulla gomma viene riportata la freccia, un montaggio operato nel senso contrario porta ad una ridotta trazione su asfalto bagnato, ma non si verificano conseguenze negative in materia di grip su fondo asciutto o, comunque, la perdita di determinate caratteristiche.
Chi utilizza degli pneumatici direzionali non può procedere al loro “incrocio”, ma ha la possibilità di cambiare asse (spostando le gomme anteriori nel posteriore e viceversa).
Per quanto riguarda gli pneumatici asimmetrici, questi si caratterizzano per un disegno del battistrada che cambia in base al lato al quale è destinata la gomma. Sul fianco è presente la scritta “Outside”. Tali pneumatici sono perfetti nell’offrire un ottimo livello di rigidità in curva e nel migliorare la trazione a secco. A livello di rotazione, le gomme asimmetriche hanno la possibilità di essere ruotate a croce, con uno spostamento agli angoli che si trovano in posizione opposta. Questo permette al battistrada di avere un consumo più uniforme.