
La disdetta di un contratto telefonico per giusta casa è prevista solo se ci sono delle variazione alle condizioni contrattuali o se la velocità di navigazione è inferiore a quella prevista.
La disdetta telefonica per giusta causa consente di recedere dal contratto senza pagare panali o sostenere altri costi. Si tratta di un’importante forma di tutela per i diritti dei consumatori. Infatti, grazie a questo provvedimento ogni utente ha la possibilità di cambiare operatore telefonico e attivare un’offerta più conveniente o più vicina alle proprie esigenze.
Cerchiamo quindi di analizzare nel dettaglio in quali casi è possibile effettuare la disdetta telefonica per giusta causa e quali sono le procedure da seguire per inoltrare la propria richiesta all’operatore telefonico.
Quando è possibile richiedere la disdetta anticipata del contratto telefonico?
Occorre precisare che l’interruzione di un contratto di linea fissa prevede sempre il pagamento di costi extra, chiamati appunto costi di disattivazione del servizio, indipendentemente dall’operatore scelto. Questi costi andranno infatti a coprire le spese sostenute dalla compagnia telefonica per provvedere all’interruzione del servizio. Il loro importo può variare a seconda della compagnia e delle condizioni contrattuali.
I casi in cui è possibile chiedere la disdetta del contratto telefonico senza il pagamento di alcun costo aggiuntivo sono due e riguardano: la variazione improvvisa delle condizioni contrattuali e l’erogazione di un servizio qualitativamente scadente o inferiore prestazioni previste. Vediamo nel dettaglio ogni specifico caso.
Disdetta telefonica per giusta causa per variazione delle condizioni contrattuali
Se l’operatore telefonico cambia le condizioni del contratto sottoscritto dall’utente, quest’ultimo ha la possibilità di richiedere l’interruzione del servizio senza pagare nessuna spesa extra. Questo accade, ad esempio, quando nel corso del periodo di abbonamento cambia l’importo del canone mensile, oppure un servizio gratuito e compreso nell’abbonamento diventa a pagamento, o ancora se cambiano le condizioni specifiche dell’offerta (ad esempio la quantità di traffico disponibile).
Disdetta telefonica per giusta causa per scarsa velocità di navigazione
Il secondo caso, riguarda invece l’erogazione di un servizio per la navigazione in rete scadente o comunque non conforme a quanto previsto dal contratto, ovvero quando non viene garantita la velocità minima di connessione. Se quindi la navigazione in rete è lenta e difficoltosa, l’utente può interrompere il contratto e passare ad un nuovo operatore.
Per essere davvero certi della qualità del servizio, sarebbe opportuno fare una misurazione della velocità di navigazione (speed test) utilizzando il software Ne.Me.Sys. (Network Measurement System) scaricabile gratuitamente dalla pagina www.misurainternet.it. Si tratta di uno strumento gratuito, messo a disposizione dall’Agcom, che offre il grande vantaggio di rilasciare al termine delle misurazioni un documento dal valore legale, che può essere inoltrato alla compagnia telefonica come prova della scarsa qualità del servizio.
Come inoltrare la richiesta?
Per inoltrare alla compagnia telefonica la propria richiesta di disdetta per giusta causa bisogna seguire la stessa procedura prevista per le richieste di interruzione anticipata del contratto. L’unica variante riguarda la presentazione di un documento che attesti la motivazione esatta della richiesta, quindi il documento rilasciato al termine dello Speed Test oppure una copia del contratto con l’indicazione delle variazioni.
Come disdire l’abbonamento della linea fissa senza giusta causa?
La cessazione definitiva della linea fissa prevede il pagamento dei costi di disattivazione e il rispetto di particolari procedure. Se non si è soddisfatti del servizio offerto dalla propria compagnia telefonica è possibile passare ad un nuovo operatore oppure disattivare definitivamente il servizio. Nel primo caso sarà la nuova compagnia ad occuparsi del passaggio e il cliente non dovrà fare altro che rispedire i documenti firmati. Se invece si desidera cessare definitivamente il servizio, bisognerà seguire le procedure previste per la disdetta della linea telefonica, prestando particolare attenzione alle tempistiche e alle modalità previste dalla compagnia telefonica.
Un aspetto che accomuna le richieste di disdetta della linea fissa riguarda il pagamento dei costi di disattivazione, che anche in questo caso potranno variare a seconda dell’operatore telefonico. A tal proposito occorre precisare che se la richiesta di disdetta del contratto per la linea fissa viene avanzata entro 14 giorni dalla data di sottoscrizione del contratto, il cliente può avvalersi del diritto di ripensamento e quindi recedere dal contratto senza sostenere nessun costo e senza dover motivare la decisione.
Se invece sono trascorse più di due settimane dall’attivazione del contratto, si dovrà richiedere la disdetta anticipata del contratto. Infatti la maggior parte dei contratti di telefonia prevedono un tempo minimo di attivazione del servizio, che potrà variabile a seconda della compagnia telefonica. Occorre inoltre precisare che richiedere l’interruzione anticipata del servizio prevede il pagamento obbligatorio dei costi di disattivazione.
Per avanzare la richiesta di disattivazione del servizio bisogna inviare una richiesta in forma scritta tramite una raccomandata A/R oppure via fax, allegando una copia di un documento d’identità dell’intestatario del contratto. Nella richiesta bisognerà riportare i dati personali dell’intestatario del contratto e specificare la motivazione della richiesta, che potrà essere legata ad un servizio non soddisfacente, a dei costi troppo elevati oppure alla scarsa utilità della linea fissa rispetto al cellulare.
A questo punto bisognerà attendere 30 giorni prima della cessazione definitiva del servizio. Nel frattempo bisognerà continuare a pagare i costi previsti dall’offerta.
Se l’offerta per la linea fissa prevedeva anche il comodato di apparecchiature, come ad esempio un telefono fisso o un modem, bisognerà scaricare l’apposito “modulo recesso linea telefonica con telefono a noleggio” e quindi provvedere anche alla loro restituzione entro 30 giorni dalla data di invio della richiesta di cessazione/recesso del contratto.
Quanto costa chiedere la cessazione del servizio?
Come anticipato, la richiesta di cessazione del servizio prevede sempre il pagamento dei costi di disattivazione, che potranno variare a seconda dell’offerta e dovranno essere indicati sempre nel contratto. Nel caso delle offerte per la linea fissa di Tim i costi variano da un minimo di 35 euro fino a 99 euro per le offerte per la fibra ottica, e verranno addebitati nell’ultima bolletta. Se però la richiesta di disattivazione del servizio è dovuta ad un servizio nettamente inferiore rispetto a quello previsto dal contratto o alla mancata accettazione delle variazioni contrattuali non sarà richiesto il versamento di alcun costo di disattivazione.
Pagavo 24,90 al mese, fatto disdetta (il fisso non mi serve più di tanto) ma l’operatrice mi ha convinto a rimanere offrendomi un opzione più vantaggiosa (19,00 al mese) ma quando arriva la prima bolletta era di 44€!! Ho chiamato il numero verde e mi dicono che ho ragione e che devono vedere e che sarò contattato al più presto e di non pagare la bolletta. Son passati 15 giorni ma niente! cosa devo fare? Posso recidere per giusta causa? Grazie a chi risponde.