venerdì 27 ottobre 2023

Quanto costa vendere su Etsy

Ciao a tutti, come anticipato ho deciso di scrivere un breve resoconto di quanto costa, nel 2023, vendere su Etsy. Specifico l'anno perché purtroppo, da quando ho iniziato ad utilizzare questa piattaforma per vendere le mie creazioni le cose sono cambiate, e parecchio.

Ho aperto un secondo negozio online, in cui vendo solo ed esclusivamente materiale digitale. Inserzioni semplici da pubblicare e che mi portano via poco tempo. Avevo bisogno di fare un esperimento, che ho iniziato ad inizio mese. E' arrivato il momento di tirare le somme.

Per prima cosa, va specificato che vendere su Etsy  è *quasi* gratuito: pubblicare ogni inserzione costa 0.20 centesimi di dollaro (0,19 di euro, appunto), ed ogni inserzione, se l'oggetto non viene venduto nel frattempo, dura 4 mesi. Alla fine di ogni mese, Etsy porterà il conto delle inserzioni da pagare. 
Per ammortizzare questo costo è possibile trovare un link fornito da chi un negozio su Etsy ce l'ha già e registrarsi alla piattaforma tramite quel link: in quel caso entrambi avranno 40 inserzioni gratuite.

Ho già condiviso il mio link nel post precedente, ve lo rinnovo:

https://etsy.me/48QWlvV

In effetti, questo vi permetterà di risparmiare circa 8 euro, che alla fine del mese non saranno pochi.

Chiarito questo, un po' di numeri che vi faranno probabilmente ricredere su quanto sia conveniente vendere le proprie creazioni su Etsy:

Ho venduto inserzioni per un totale di €32,45. Non male per essere solo un mese. Ma quanto, di questi soldi, vedrò effettivamente sul mio conto?

  • Per prima cosa ho utilizzato 40 inserzioni GRATUITE, ma se le avessi pagate avrei dovuto sottrarre i primi €7,60 dal conto finale
  • Per ogni commissione che realizzerete, Etsy prenderà il 6,5% del totale (costo dell'oggetto + spese di spedizione). Nel mio caso, il totale è stato di € 2,07
  • Per l'elaborazione del pagamento, il buon vecchio Etsy si prende un altro 4% dell'ordine totale (sempre inteso come costo dell'oggetto + spedizione) più un fisso di 0,30€. Questa è una delle cose più imbarazzanti che ho visto fare a questa piattaforma. Nel mio caso, queste commissioni ammontano a €5,95
  • Per alcuni paesi come l'Italia, c'è un'ulteriore commissione di €0,15 sul conto totale
  • Sempre a seconda del paese del venditore, ad Etsy viene chiesto di applicare l'iva sulle tariffe 😂 nel mio caso sono altri €2,62
  • Ovviamente non è finita qui! Etsy non contento ha trovato un ulteriore escamotage per ridurre ancora il nostro magro guadagno: gli annunci OFFSITE. In pratica le nostre inserzioni vengono pubblicate da Etsy su altre piattaforme (Google, Pinterest, Bing ecc), e quando generiamo una vendita tramite questi annunci Etsy prende una percentuale sul totale di ogni ordine, percentuale che varia a seconda del volume di vendita che il nostro negozio genera in un anno solare, ovvero: 
    il 15% se fatturiamo meno di $10000
    il 12% se fatturiamo più di $10000
    Nel mio caso questo costo ammonta a €3,89
Gli annunci Offsite possono essere disattivati, ma ciò comporterà un azzeramento quasi totale delle vendite perché se pensate che la ricerca su Etsy funzioni come una volta vi sbagliate di grosso! Di 520 visite che ho generato in meno di un mese, soltanto 6 (e dico 6!) provengono dalla ricerca su Etsy. Imbarazzante.

A questo punto siamo pronti a fare il totale di quanti soldi effettivamente vedrò sul mio conto:

I miei €32,45 sono magicamente diventati €17,77

Praticamente la metà.
Vi ricordo che non ho dovuto pagare le prime inserzioni, che avevo gratuite, altrimenti il conto sarebbe sceso a 10 miseri euro (se avete intenzione di aprire comunque un negozio su Etsy, nonostante questo post, fatelo usufruendo delle inserzioni gratuite!!! Link: https://etsy.me/48QWlvV )

E tutto questo non considera tra l'altro il pagamento delle tasse!!!
Viene da chiedersi se avere un negozio online sia davvero conveniente... io inizio ad avere i miei dubbi!
Certo è che negli ultimi anni Etsy ha dovuto dire addio a tantissimi creativi che hanno preferito piattaforme più ONESTE (perché per me non c'è nulla di onesto nel regalare ad Etsy metà dei miei guadagni, mi spiace) a scapito magari di meno funzionalità. 
Una di queste piattaforme alternative è Big Cartel su cui forse migrerò quando deciderò di riprendere in mano le mie creazioni.

Buone vendite a tutti!

venerdì 13 ottobre 2023

Come ottenere 40 inserzioni gratis su Etsy

   Ciao uagliu!

Sto scrivendo un articoletto su quali e quanti siano i costi di gestione di un negozio su Etsy con tutti i pro e i contro di questa piattaforma di commercio elettronico, e mi sono resa conto che sono in molti a non sapere che è possibile ottenere le prime 40 inserzioni in maniera completamente gratuita.

Poter provare questo e-commerce senza nessun costo è una soluzione secondo me ottimale perché permette quantomeno di farsi un'idea.


Pubblicare un prodotto in vendita sul vostro negozio non è gratuito ma vi costerà 19 centesimi (20 centesimi di dollaro), a prescindere che lo vendiate oppure no. Alla fine del mese, Etsy vi richiederà quindi di pagare una fattura di tutte le inserzioni che avrete creato. Ognuna di queste inserzioni avrà una durata di 4 mesi, e qualsiasi rinnovo vi costerà altri 20 centesimi.

Quello che potete fare è trovare un negozio che vi offra un link di affiliazione. Molti negozi questo link se lo fanno pure pagare (di solito una vera sciocchezza), ma in realtà è un link gratuito che ogni possessore di un e-commerce su Etsy ha a disposizione per i nuovi iscritti.

Se volete quindi aprire un nuovo negozietto online, una volta recuperato uno di questi link di affiliazione, seguitelo e vi rimanderà direttamente alla pagina di registrazione, completata la quale sia voi che il proprietario del negozio riceverete 40 inserzioni gratuite.

A questo punto voi stessi potrete offrire il vostro link ad altri nuovi iscritti e continuare a guadagnare 40 iscrizioni gratis (che, per capirci, corrispondono a circa 8 euro risparmiati!!)

Io stessa ho da tempo un secondo negozio online su cui sto facendo degli esperimenti di cui vi parlerò in un prossimo futuro, e posso quindi condividere con voi il mio link di affiliazione:

40 INSERZIONI GRATUITE ETSY

è importante che la registrazione su Etsy sia effettuata e completata direttamente da questo link!

La pagina delle raccomandazioni, da cui potrete invece recuperare il vostro personale link affiliazione una volta aperto il vostro negozio, si trova qui:

Pagina delle raccomandazioni

Sperando di averCI fatto una favore, vi auguro buone vendite!

Bell bell 💗

sabato 15 luglio 2023

Cosa NON posso creare con il DAS?

Ciao a tutti :) 
Oggi voglio condividere con voi l'ossessione che mi è presa per le paste che asciugano all'aria, tipo il DAS.

Se in questi anni mi sono presa una pausa dalle paste polimeriche, non l'ho fatto dall'acquisto compulsivo di materiale creativo, tra cui una serie di panetti di pasta tipo argilla e terracotta air dry.

Ho preso un paio di panetti DAS, uno terracotta e l'altro tradizionale, più altri tipi di pasta che sto ancora provando per arrivare a trovare il mio preferito, e di questo vi parlerò più in là.

Nel frattempo, che cos'è la pasta air dry? E' un tipo di argilla o di terracotta che non necessita di cottura e che si asciuga all'aria in un tempo che varia a seconda della tipologia ma che vi posso garantire, è mooooolto più lungo di quello indicato sulla confezione.



Le paste che asciugano all'aria sono anche meno impattanti sull'ambiente, cosa su cui mi sto fissando ultimamente perché mi rendo conto che il Fimo, ad esempio, resta pur sempre una plastica e che per lavorarlo occorre un fornetto elettrico... d'altra parte mi sto anche innamorando della ceramica e mi piacerebbe un giorno imparare a lavorarla e anche lì ci vuole un forno apposito... Ma sto divagando...

Esistono, nel caso del Das, panetti già colorati, che ho provato in passato e che sono sfiziosi da usare per creare oggetti di arredamento e bigiotteria, ma in generale questo tipo di paste va colorato a parte o prima della lavorazione o successivamente, a pasta asciutta.

Il problema di questo tipo di paste è che, anche una volta seccate, tornando a contatto con l'acqua si inumidiranno di nuovo e torneranno morbide, rovinando il risultato finale. 

Di conseguenza con il DAS e simili NON è possibile realizzare:

  • tazze per consumo di bevande (ma solo tazze decorative)
  • piatti, ciotole, in generale tutto ciò che entra a contatto con il cibo
  • vasi per piante vive (l'acqua per innaffiarle e il terriccio umido saranno deleteri)
  • posaceneri o portacandele (non è un materiale ignifugo)
  • bigiotteria a contatto con la pelle (tipo ciondoli, collane) perché il sudore scioglie letteralmente la pasta
Viene da se che non è possibile neanche lavare gli oggetti in questione, a prescindere da tutte le pitture, i vetrificanti e i lucidi applicati successivamente per proteggere la creazione. Rassegnatevi.
Questo per me è stato un po' deludente. Avevo in mente tutta una serie di oggetti da realizzare con il DAS a cui devo rinunciare perché non è resistente all'acqua.

Detto questo mi sto divertendo a lavorare la terracotta. Magari ve ne parlerò nel prossimo post.

giovedì 6 luglio 2023

Posso vendere le mie creazioni su Vinted?

Spoiler: NO.

Ciao a tutti, torno dopo anni a scrivere (male) su questo blog più che altro per dare un senso a tutto il lavoro fatto negli anni precedenti e che ho abbandonato per parecchio, troppo tempo.

In questi ultimi mesi mi sono data una serie di scadenze da rispettare, di step da portare a termine che avevano come focus quello di aiutarmi a capire qualcosa di più su me stessa e sulle mie aspirazioni / passioni / punti deboli.

Tra le varie cose quindi ho deciso di dedicarmi ad un impegnativo decluttering (per gli amanti del minimalismo, ma tutto sono meno che una minimalista), di vestiti, scarpe, libri, oggetti vari e materiale creativo.

Ah e persone 😁

Ho scelto quindi di provare Vinted (qui c'è il mio armadio), un'app che promette di iniziare a vendere immediatamente, senza commissioni né costi aggiuntivi, e in modo estremamente facile.

E' vero.

Il mio armadio su Vinted


Ho iniziato vendendo dei libri. Con molta tristezza, sono sincera, perché per me i libri hanno un grande valore, specie se cartacei, e di buttarli non se ne parlava proprio. Tuttavia avendoli già letti non avevo scelta. E qui ho capito la prima cosa.

Vinted è un'app per tirchi

Dico sul serio. Su Vinted ci sono tantissimi taccagni, gente spilorcia pronta a trattare su 20 centesimi, e non sto scherzando. Vi ritroverete infatti a dover rispondere a domande tipo "Ciao, lo venderesti a 1.30?" perché magari avete scelto di vendere un oggetto a 1,50€

Personalmente ho attuato una fantastica tecnica passivo-aggressiva per cui ad ogni proposta imbarazzante del genere rispondevo aumentando del doppio il prezzo di partenza. Ovviamente si inkaXXavano e non accettavano, ma almeno mi sono fatta due risate.

Ho continuato poi con gioielli che non avevo mai indossato, vestiti e scarpe ormai passate di moda (o meglio, passate dal mio personale senso della moda) fino ad arrivare a tutto il materiale creativo che avevo in esubero. E credetemi, ne ho davvero a chili.

Negli anni, quando andavo per fiere e mercatini e realizzavo per lo più articoli di bigiotteria, ho accumulato tantissimo materiale per creare, tra catenine, monachelle, ganci, perline di tutti i tipi, oltre a tutta una serie di basi per creare accessori particolari. E' tutta roba che non uso più, che non userò mai, e di cui mi vorrei davvero sbarazzare, e che probabilmente ad un certo punto metterò in vendita su Etsy (il mio negozio, per ora vuoto, è ancora qui)

Vinted però non è stato d'accordo. A seguito o di segnalazioni di altri utenti o di controlli random, tutti gli articoli che non rispettano il regolamento vengono cancellati. Se la cosa si ripete per un certo numero di volte (3?) il rischio è di vedere bannato il proprio armadio, e quindi l'account.

Certamente quindi tutto il materiale creativo non si può vendere su Vinted.

A quel punto, visto che avevo già schedulata l'idea di riprendere a creare, mi sono chiesta se avrei potuto vendere lì le mie creazioni. 
Etsy ha aumentato tantissimo le commissioni, e benché resti, a mio parere, una delle piattaforme migliori di vendita handmade, sto cercando comunque delle alternative. Magari vi parlerò anche di questo in un prossimo post.

E quindi niente, ho scoperto che non avrei potuto utilizzare Vinted per vendere i miei oggetti fatti a mano. Per intenderci, potete anche provarci, ma il rischio è che qualcuno segnali il vostro armadio e vi faccia chiudere l'account, e se nel frattempo avete realizzato delle vendite e accumulato una certa somma di denaro, non lo so, potreste perdere tutto.

Il mio consiglio, in definitiva, è quello di non perderci proprio tempo, ma trovare un canale diverso per la vendita delle proprie creazioni fatte a mano. Magari usatelo comunque Vinted (io credo di aver guadagnato circa 150 euro, ma davvero regalando la mia roba ai peggiori pidocchiosi della storia), magari senza avere troppo il braccino corto 😉

martedì 12 gennaio 2016

Top ten dei miei artisti preferiti

Ciao a tutti! Oggi voglio farvi un piccolo elenco di quelli che sono i miei creativi preferiti condividendo con voi alcune delle loro opere.
Ne ho scelti solo 10 e non è stato per nulla facile, quindi mi scuso a priori con tutti quelli (tanti) che non avrò incluso.

sabato 9 gennaio 2016

Come iniziare a lavorare il Fimo

Se pensate da tempo di iniziare a lavorare le paste polimeriche ma non avete la più pallida idea da dove iniziare, spero che questo articolo possa chiarirvi un po' le idee e aiutarvi a decidere se è il caso o meno di entrare in questo coloratissimo mondo!

giovedì 7 gennaio 2016

8 regole per non sporcare il Fimo

Ciao a tutti! Oggi voglio darvi qualche piccolo suggerimento per mantenere il Fimo e in generale tutte le paste polimeriche sempre pulite e prive di pelucchi e macchie.

Quanto costa vendere su Etsy

Ciao a tutti, come anticipato ho deciso di scrivere un breve resoconto di quanto costa, nel 2023, vendere su Etsy . Specifico l'anno per...